Basta con le recensioni fasulle.

Quante volte ti hanno messo all'altezza giusta, con la giusta copertina, nella giusta composizione un libro che sembrava prometterti ore di rapimento? Si.. proprio quel libro che "Se ne hanno comprato un bancale..". Proprio quel libro che ti segue e lo trovi nelle vetrine, in televisione, alla radio e all'Autogrill. Quel libro che magari se lo apri nel mezzo c'è anche una frase che ti piace. Quel libro che però alla fine si rivela una delusione e tu ti senti fregato e frustrato.
Quel libro non l'hai scelto tu, te lo hanno fatto scegliere. Chi? Il Mercato! Con le sue manovre subdole ti ha ipnotizzato ed è arrivato anche a pagare qualche Idiota del Times per convincerti: "Il miglior libro dell'anno..", "Lo scrittore più interessante del secolo.." , "Era ora che qualcuno scrivesse un libro così!"
A me è successo.. diverse volte.. ed ora, nel mio piccolo, voglio recensire per conto mio i libri e la mia controrecensione sarà sincera (fino a che non mi compra una casa editrice).
Invito tutti a contribuire con una recensione, che deve essere fatta in questo modo: Foto copertina, recensione vigliacca e prezzolata, vostra recensione sincera. Forza, aiutiamo chi ancora non ha letto quel libro di Merda!!

martedì 1 novembre 2011

Il Tribunale delle anime di Donato Carrisi


Titolo: Il Tribunale delle Anime
Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi
pagine : 462
Prezzo: 18.60 euri (porca puttana)
Genere: Minchiata Cervellotica



Eh si... ci sono cascato ancora. Chi mi ha fregato anche  stavolta aveva un curriculum di tutto rispetto.
 11 edizioni del precedente romanzo (il Suggeritore) di cui vende 250.000  copie solo in Italia. Lo scrittore di Thriller Italiano più apprezzato all'estero. Sceneggiatore per il cinema e la Tv (Tv.. si qui qualche sospetto mi doveva venire) nonchè firma del Corriere della Sera.. che dovevo pensare?

Mi sono trovato di fronte ad una trama cervellotica con un'impalcatura talmente fragile da contenere continui richiami, giustificazioni a se stessa e veri e propri "atti di fede" per continuare nella lettura del tomo. Per completare il tutto un finale che intuisco dal primissimo salto temporale all'indietro (che io sia un detective fenomenale?)

Un'avvertenza. Chiunque abbia comprato il libro e se lo voglia leggere o comunque voglia non tenere conto della mia opinione prima di comprarlo non legga oltre questo punto perchè da qui in poi faccio un macello (e rivelo anche la fine).


Quando tu, praticante cristiano, vai a confessare i tuoi peccati pensi che questi siano una questione tra te, il prete e Dio, ammenoché... a meno che tu non abbia commesso un peccato mortale. a questo punto che tu sia un serial killer o un suicida vieni catalogato e archiviato. Questo è il presupposto sul quale di basa il libro di Donato Carrisi.

Cosa se ne fa la chiesa di questo archivio che tiene da centinaia di anni? L'archivio inizialmente dedicato alla comprensione del male, diventa nel corso del tempo uno strumento per preti profiler, uomini senza identità (non si conoscono neanche tra di loro) che scoprono le trame dei serial killer e aiutano la polizia senza rivelare la loro esistenza. Marcus, il protagnista, è uno di questi Penitenzieri: soggetti che si muovono nel confine  tra il bene e il male. Ha un'amnesia dovuta ad un evento traumatico e Il suo talento è quello di scoprire le anomalie. L'autore chiama così la capacità di Marcus di immedesimarsi  e trovare indizi la dove nessuno avrebbe mai pensato.
In realtà gli indizi che trova l'investigaprete hanno una consistenza tale che il suo non è un talento... è proprio culo!! Più avanti farò qualche simpatico esempio.

Il secondo protagonista e' Sandra Vega fotorivelatore della scientifica e vedova di David. Il marito in vita era un fotoreporter ivestigativo da guerra che viene buttato da un palazzo in costruzione nel tentativo di scoprire chi sono i Penitenzieri. L'unica cosa che resta a Sandra del marito è la sua sacca del perfetto fortoreporter con dentro una vecchia macchina fotografica che contiene 5 scatti "indizio". Già.. perchè il caro David sapendo di essere in pericolo non lascia a sua moglie un video, una lettera, un messaggio in segreteria o una cazzo di mail. No. Lui scatta 5 foto che Sandra dovrà interpretare, ma mica intuizioni facili eh! Perchè? La risposta più semplice sarebbe: perchè era un coglione! Ma l'autore giustifica questa scelta con un non meglio identificato percorso liberatorio della vedovella che tramite questo espediente potrà sentirsi libera di continuare la sua vita... (oppure di morire anche lei visto che stiamo parlando di serial Killer?) BHA!

Pensate che la trama sia complicata? Ancora non avete letto niente. Oltre a tutto ciò ci sono  un protagonista comprimario, un salto temporale, nonchè diversi casi di omicidio e un rapimento a complicare le cose. Avvincente? Si.. come lo puo' essere la diarrea: ogni volta che pensi di poterti rialzare....

Comunque. Il comprimario è Jeremiah (si con l'h come Samantah) Penitenziere e serial Killer che escogita un piano che nemmeno Macchiavelli dopo un acido. Funziona così:
Jeremiah risolve dei casi che la polizia ha archiviato o sbagliato a risolvere e mette i parenti delle vittime in condizione di vendicarsi mandando degli indizi a tempo. Gli indizi sono a tempo perchè il Serial Killer nel frattempo ha da fare: è in coma ... non per sbaglio.. intenzionalmente. Jeremiah rapisce la sua ultima vittima seriale, la nasconde, si tatua sul petto la scritta Uccidimi, si inietta una tossina che gli provoca la una paralisi respiratoria e chiama il pronto intervento, sapendo che di turno c'è la sorella gemella di una delle sue vittime di 4 anni prima.
Perchè fa tutto ciò? La dottoressa trova un indizio lasciato ad hoc e si trova nella condizione di dover decidere della vita dell'omicida della sua gemella. Lo salva e il piano dell'imbecille seriale può continuare. Sarà Jeremiah stesso a spiegare che il suo è una sorta di esperimento atto a dimostrare che tutti possono diventare degli assassini. Gli indizi non sono solo per i parenti delle vittime, ma anche per Marcus che con il suo culo magico diventa un vero e proprio puntaspilli per aghi nei pagliai. Marcus in tempo record (un caso al giorno) risolverà gli omicidi, fermerà i parenti incazzati (una volta su tre) e sarà puntuale con il risveglio del Serial Pazzerello. Vi do' un paio di esempi degli indizi che lo portano alla verità:

1°Es.) Marcus si trova in un parco dopo aver ascoltato mezzo messaggio nella segreteria di un cieco (dunque non rivolto a lui) che suggerisce di cercare in quel luogo. Cosa? Indovina. Il Geniale Marcus si chiede: cosa si fa la parco? Si legge. Si va in bicicletta. Si porta a spasso il cane. Il cane!! Riesce a capire dove convergono TUTTE le impronte dei cani e in mezzzo alle fresche frasce trova l'invito a scavare di una pala. (sti cazzi).

2°Es.) [Non uno dei più stupidi, ma molto esemplificativo] La cronaca ufficiale dice che un medico, tre anni prima, è morto di morte naturale, ma Marcus, grazie all'archivio dei Penitenzieri, sa che si tratta di suicidio. Va nell'ufficio del medico nell'ambulatorio privato che, non è dato sapere perchè, è ancora li a disposizione di chi voglia indagare. Il profiler super empatico si chiede come può un medico simulare un malore mortale, alza lo sguardo e... un libro sulle sostante velenose nella libreria (giuro). Sfoglia il libro e trova uno degli espedienti più usati nella storia mondiale dei gialli: il veleno che non  lascia traccia, nello specifico la succinilcolina. Mica e' finita qui però. Come ha fatto il medico a far sparire la siringa del misfatto? Un assassino? Un complice?Un'infermiera che ne voleva salvaguardare il nome? L'ha legata ad un cazzo di palloncino? Niente di tutto cio' e all'improvviso l'intuizione (senti questa eh!): qualcuno lo teneva sotto controllo e, considerando che un suicidio avrebbe sollevato domande scomode, ha fatto sparire la siringa. Marcus scopre l'anomalia di un buchetto in una placca di un interruttore e scopre un trasmettitore. Si sente immediatamente in pericolo perchè (ovviamente) l'ambulatorio, a tre anni di distanza  e con il caso archiviato come suicidio, potrebbe essere ancora sotto controllo. Donato... ma vai a cagare!

Questi sono solo due esempi, ma tutto il libro e' così. Tutta la trama si basa su questa pretesa abilita' di scoprire anomalie che nella lettura risultano essere solo delle forzature. Carrisi la stella non entra nel buco quadrato cazzo!

Dunque il Penitenziere serial killer Jeremiah, contando sul fatto che Marcus faccia questo tipo di ragionamenti, che tutti parenti/coinvolti in omicidi ricevano (e capiscano) gli indizi e che Sandra Vega capisca in fretta chi sono i Penitenzieri e soprattutto che la tossina iniettatasi non gli fotta il sistema nervoso aspetta tutti al suo capezzale per svegliarsi dal coma e ribadire che a lavorare col male ci si sporca. Follia pedagogica?

Trama incasinata? Si, ma ancora una volta non e' tutto qui. A complicare ulteriormente le cose c'è Shalber un finto agente dell'Interpol che cerca, salva, tromba e  inganna Sandra per poi dileguarsi, ma i suoi scopi narrativi sono due: far capire alla cooprotagonista  che  la può ancora dare e allentare un po' il nodo scorsoio della trama che stava per strozzare l'autore. Infatti il finto agente si rivelerà essere a sua volta un Penitenziere (con licenza di trombare) che spiega a Sandra Vega le origini dei Penitenzieri, ma soprattutto Shalber è a caccia del Trasformista. Adesso tu caro lettore ti chiederai: ma chi minchia è sto Trasformista? Ok fai un bel respiro che te lo spiego.

L'autore intreccia alla trama principale una storia secondaria che fa un salto indietro nel tempo. Un Penitenziere che l'autore chiama  "il cacciatore" è alla ricerca del "trasformista": un serial killer che prende l'identità delle sue vittime. Che scopo ha questa seconda storia? Carrisi ci fa intendere che tutto ciò servirà a spiegare le origini dell'amnesia di Marcus. Ma noi, lettori medi di thriller, anche se fatti di Laudano, quanto ci possiamo mettere a capire quello che succederà? Un cacciatore.. un killer che ruba le identità.. un eroe con un'amnesia.. dai.. non c'è bisogno che lo dica vero?

Leggere questo libro è stata un'esperienza traumatica perchè cio' che ho scritto è solo una parte delle ingenuità messe in scena. Per ovvie esigenze ho dovuto riassumere, ma la realtà è che ho trovato una tempesta di minchiate in tutto il testo. Mi è però rimasto un dubbio. L'autore sopravvaluta la sua capacità di escogitare trame o sottovaluta l'intelligenza di chi legge?

Voglio concludere questo commento con quella che per me è stata la vera chicca del libro e che sicuramente quando l'autore l'ha concepita avrà pensato: cazzo che figata che ho pensato. Il cacciatore, mentre insegue il trasformista, trova sempre delle goccine di sangue coagulato nelle abitazioni dell'omicida seriale. Alla fine del libro Marcus ha un pensiero sulla sua epistassi e certifica la sua identità, ma lo fa solo all'estremità ultima del testo. Per tutto il libro parla dei suoi incubi, del sudore, dei dolori, ma mai di epistassi. Nemmeno quando prende un sacco di botte perde una goccia dal naso, ma alla fine viene fuori che per lui, non ostante non abbia memoria di niente, ormai si è abituato all'epistassi.

Donato Carrisi... io ho una cosa in comune con il tuo protagonista. Alla fine del libro ero così stremato che anche il mio naso si è messo a sanguinare copiosamente.

Dado



21 commenti:

  1. mo caz dit! è sempre facile criticare qualsiasi cosa non ci vada a genio.. i pretesti ci sono sempre e non è detto che siano veri, magari sono solo punti di vista dettati da cio' che non ci va giu' per qualche strano motivo.. pedagogico!

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  2. Ciao Anonimo. Dalla costruzione della frase vedo che sei una mente semplice e posso capire perché il libro ti sia sembrato bello. Però è vero il mio è solo un punto di vista e non pretendeva si essere niente di diverso ne di pedagogico.
    Davide

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  3. La recensione migliore che io abbia mai letto. Condivido pienamente tutto aggiungendo che fino alle ultime 50 pagine è di una noia assurda (credo in parte sia colpa di questi colpi di culo insensati di Marcus).

    Vogliamo poi parlare della fatalità di Shalber e Sandra?
    Casualmente proprio nel momento in cui lei arriva nella cappella, lui è lì ad aspettarla solo per dirle "Hai capito tutto vero?" e per poi scappare. Ora, spiegami che cazzo di senso ha. Lo fai proprio per prendere per il culo?

    Un'altra cosa che non ho capito. Perchè quando sta col cieco Marcus non riesce ad ascoltare tutto il messaggio mentre quando è da solo il messaggio è completo? Ora si scopre pure che Zini era complice dell'altro penitenziere?

    Una vera delusione di libro, considerando che il primo di carrisi mi era davvero piaciuto.

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  4. Caro Davide,
    ti devo ringraziare!
    Ieri sera ho finalmente finito di leggere "sto libro".
    Non sono una lettrice esperta del genere, ma quelli che io considero apprezzabili noir hanno uno stile differente e più verosimile (per capirci mi sono appassionata solo a Izzo, a Carlotto e a Carofiglio).
    Oggi, ancora un po' intontita e confusa cercavo di venirne a capo, perchè a volte la pazienza non è sufficiente a stare dietro ad un'impalcatura così articolata e piena di falle.
    Siccome però avevo l'esigenza di chiarire, per dipanare i fastidiosi e inutili dubbi rimasti, ho ricercato su Google il titolo del libro seguito da "spiegazioni". Ne sono uscite recensioni eccezionali e oltre, ma nulla che mi aiutasse (se non a inserire ulteriori dubbi/interpretazioni). Poi ho digitato il titolo e "chi è shalber?" e sono arrivata alla tua bellissima recensione, che oltre ad avermi chiarito qualche dubbio, mi ha anche molto divertito!
    Come dicevo non sono un'esperta del genere, ma viste le puntuali osservazioni che hai fatto, potresti essere la persona giusta per consigliarmi qualche titolo che ti è piaciuto e che forse apprezzerei anche io. Ti sarei grata quindi, se me ne indicassi qualcuno.
    Grazie
    Antonella

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    1. Ciao Antonella,

      Ti faccio fare due risate..lo stesso Carrisi è un fan di questa recensione, tanto e vero che mi ha chiesto l'amicizia su facebook ;-)

      Che tipo di libro ti interessa? Sempre thriller?

      Davide

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    2. Ciao...che bello trovare qualcuno che condivide il mio completo stato d animo. Ho finito il libro di Carrisi. Dopo aver letto la casa delle voci mi aspettavo di andare in meglio e invece ho scoperto un libro rompicapo, un libro che trasforma un momento di relax in momenti di stress totale. Flashback, personaggi che si accumulano con l l'obiettivo di farti saltare i nervi. Libro che ho purtroppo consigliato a mio padre. Chissa se qualcuno leggerà questo mio commento...ma ....tribunale delle anime....l ho pagato 5 euro. Troppo. Non credo nemmeno di regalarlo. Faro come nell ultimo trasloco....buttare buttare e buttare via

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  5. Ciao Davide,
    :-) grande Carrisi! E' sempre più difficile trovare persone che non si prendano troppo sul serio, quindi sono contenta che l'autore abbia senso dell'umorismo!

    Si, ti chiedevo appunto qualche titolo del genere. Su Carrisi ci sono capitata per caso (anche se ho deciso di dargli un'altra opportunità con "il suggeritore" che ho cominciato l'altra sera.
    Mi piacciono i noir "asciutti", preferibilmente di storie non vere (che sennò mi viene l'ansia) ma il più possibile verosimili.

    Solo ora ho dato un'occhiata più approfondita al tuo sito, di cui apprezzo molto l'idea.
    Hai mai pensato di fare la stessa cosa per i film?

    Aspetto curiosa qualche tua dritta!

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  6. Ops! Scusa ma sono un po' tarda!
    Cliccando qua e la sono arrivata solo ora al tuo Centrorecensioni cinematografiche. Peccato non ci siano filmche abbia visto :-(
    Sono anche approdata al tuo libro Geremia ... si può leggere on line?
    Se si...se sei d'accordo lo leggo e se mi piace lo compro.
    Saluti
    Antonella

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    1. Ciao Antonella,

      di Geremia si può leggere un'anteprima, ma se ne vuoi un'anteprima più consistente fammelo sapere che te la mando per email (per un'appassionata di lettura non c'è problema). Per quanto riguarda il consiglio sul libro ce n'è uno che ho recensito anche qui sul blog. "Io ti troverò" di Shane Stevens.
      E' un libro particolare. Il protagonista è un serial Killer e fa delle cose piuttosto inquietanti, ma.. non è cosa fa e come lo fa, i suoi processi mentali. Ti trovi a pensare che sia molto plausibile e che si.. quelle sicuramente sono sicuramente i meccanismi secondo quali agisce una persona capace di quelle cose. La cosa più inquietante è l'assenza di cattiveria, non è male, è la sua sopravvivenza.
      Ti avverto.. è mooolto crudo.
      Fammi sapere che ne pensi e fammi sapere se vuoi che ti mandi un'anteprima più completa di Geremia, anche perchè quella volta devo aver pubblicato una bozza sul "mio libro" e c'è qualche errore di Typing :-P

      Davide

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  7. Fatto! Ti ho mandato un'email.

    Grazie anche per avermi avvertito sul "crudo" di Stevens...se sono preparata lo digerisco meglio e ne commenterò volentieri la tua recensione a lettura completata.

    Antonella

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  8. Ho letto questo libro in due mesi, più o meno 3 volte a settimana, prima di dormire, sempre. Ci ho messo tanto perchè non mi teneva sufficientemente legata alla trama, m'incuriosiva ma non mi spingeva a restare sveglia per sapere come andasse a finire. Ho trovato la trama molto complicata soprattutto perchè lo leggevo saltuariamente quindi spesso dovevo tornare indietro con le pagine per ricordarmi cosa fosse successo, le ultime 80 pagine però le ho lette d'un fiato. Finito ieri. Devo dire che prima di leggere la tua controrecensione, ero convinta di aver letto un bel libro, seppur troppo complicato, non da capire ma da seguire, poi però leggendo invece la trama da te riportata così con un evento dietro l'altro, mi rendo conto di aver letto qualcosa che ricorda il cartone animato detective Conan. Sì, effettivamente sto Marcus aveva proprio tanto... tanta fortuna! Devo ammettere che, forse rincoglionita dal sonno, solo alla fine ho capito che Marcus era il trasformista cattivo, in realtà lo avevo associato al cacciatore senza tener conto che la prenda potesse aver preso il suo posto.
    Nonostante tutto l'ho trovato meno banale di altri libri che ho letto (mi piacciono Faletti e Grisham ma loro sono prevedibilissimi).
    Bel post, interessante punto di vista, mi hai fatta anche sorridere :)

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  9. ciao Davide,
    ho finito proprio ieri sera di leggere il libro di Carrisi che ho trovato con una trama troppo complicata e semplicista, infatti volevo anche non leggerlo tutto ma la curiosità di vedere fino a dove si spingeva ha vinto e così l'ho terminato. Sono capitata per caso sulla tua controrecensione (stavo cercando su Google i penitenzieri) e mi hai fatta veramente sconcassare dalle risate, complimenti! e grazie
    viviana

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  10. Ciao Davide, complimenti per il blog. Mi hai fatta morire, però nonostante le tue siano verità che ti devo dire, a me Carrisi piace! E pensa che io non amo particolarmente il genere! Comunque, ho appena aperto un blog e se ti va di passar i mi fa piacere. È questo www.cosedanondirealtrestorie.wordpress.com
    Domanda: hai letto gli altri di Carrisi? Io sto aspettando il nuovo!

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  11. è valsa la pena leggere questo libro, perché così ho potuto leggere la tua recensione. Genio!
    Robby

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  12. A me Carrisi piace. Apprezzo la sua scrittura, come caratterizza i suoi personaggi, le documentazioni precise, come innesta, mantiene, fa crescere o dimette emozioni e tensioni, la sua comprensione "ravvicinata" del mondo della follia. Ed é proprio da queste fonti del suo inconscio individuale, che é contenuto in quello universale, da cui attinge.
    Nessuno scopre o inventa cose nuove, semmai riproduciamo, ri-veliamo o anticipiamo. Il tutto é pre-esistente da sempre.
    Ognuno di noi si serve di fonti diverse. Carrisi ha un facile accesso alle sfere inconscie che sono molto più ricche, ispirantri e colorate della realtà razionale. La follia o l'irrazionale non si spiega, si danza.
    Lui usa il suo mentale soprattutto per mantenere centrato il micelio degli intrecci di protagonisti e comparse, di luoghi e tempi diversi.
    Le Anomalie sono da prendere alla lettera. Anomalo, ciò che esce dalla norma. Se ne siamo coscienti, sono le porticine di accesso ai contenuti coperti dalle apparenze, prese o vissute come tali, mentre della totalità non sono che una piccola parte.
    A chi può interessare l'esplorazione di un caso come da manuale. Routine. Noiosissimo.
    Tutti i grandi autori di noirs si servono di intuizioni, sincronicità, associazioni chiave.

    Perché Falcone era accettato e rispettato dai pentiti. Proprio perché aveva imparato il loro modo di esprimersi, il significato dei loro gesti o sottintesi.
    Vale per tutti, vendiamo meglio un prodotto che conosciamo.
    Auguro a tutti buone letture
    Larca

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  13. Carissimo Dado,
    possiamo farci un'idea sulla validità delle tue critiche esaminando quattro punti:
    - Hai impostato la prima parte della critica argomentando banalmente sostenendo il fatto che Donato Carrisi sia uno scrittore commerciale che lavora per una casa editrice ,appunto, commerciale;
    - Hai tentato di ridicolizzare il primo commento sfavorevole alla tua critica definendone l'autore come una "mente semplice" come se tu avessi qualche tipo di facoltà per essere considerato una mente eccelsa;
    - Hai deriso Carrisi perché fan di questa recensione, ignorando il fatto che l'importanza del tuo "lavoro" sia stata riconosciuta da quest'ultimo per come, effettivamente, è: minima;
    - Hai ripetuto più volte il nome del tuo incagatissimo (ti vengo in contro usando parole del tuo barbaro gergo) libro... non è che tu sia un po' invidioso dell'innegabile successo dell'autore del libro che hai sapientemente -pausa risata- criticato?!

    Mavy

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. Secondo me non hai capito molto del libro Parli tanto di Marcus quando Marcus non é ...é giá bello che morto .Il suo posto l ha preso il trasformista quindi perché ti meravigli dell epistassi.Certo che il "nuovo"Marcus sa di averla ...ed é solo un esempio

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  16. Dai ma sei un nulla ahah. Capisco che per chi è abituato a leggere Topolino le trame di Carrisi possano sembrare complicate e arzigogolate. La concentrazione non è per tutti purtroppo. Potresti tentate con un libro di Ezio Greggio la prossima volta, Chissà, potresti trovarlo di tuo gradimento.

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    1. Secondo me invece è la tua attenzione che difetta. Da quello che scrivi è chiaro che non hai capito le poche righe di questa recensione, figuriamoci se capisci un libro intero.

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  17. Scusate ma in questo marasma di personaggi e situazioni, alla fine mi sa che sono cresciuti i dubbi !
    Ma Schalber alla fine che fine fa !?, e le goccioline di sangue che si trovano, di chi caz…. Sono !?
    Se un anima pia mi può illuminare …. 😀
    Grazie

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Grazie per aver contribuito ;-)